Secondo la Medicina Cinese la Primavera è una stagione di passaggio fra l’inverno che esprime il massimo  dell’energia  Yin e l’estate che esprimerà il massimo dell’energia Yang. Come le giornate si allungano un po’ alla volta, così l’energia Yang inizia a crescere giorno dopo giorno contemporaneamente alla decrescita dell’energia Yin.  Nella teoria dei 5 elementi la primavera è  associata all’elemento Legno  che a sua volta è Figlio dell’Acqua e Padre del Fuoco. Prima di addentrarci in altre spiegazioni è utile chiarire cosa si intende per “Legno”. Nella nostra cultura quando pensiamo al legno la prima cosa che ci viene in mente sono i mobili di casa come la tavola e le sedie di cucina. Quello degli arredi è un legno morto mentre quello che in medicina Cinese è associato alla primavera è un legno vivo e produttore di vita: sono le nuove gemme che nascono sui rami, i fiori che sbocciano, le erbe che spuntano dal suolo, la natura che si risveglia ed esplode dopo il lungo inverno. E’ la forza che consente al seme di germogliare ed espandersi dopo che è stato tutto l’inverno sottoterra.

Anche dentro di noi la primavera si esprime con un risveglio e un incremento dell’energia qi. Se l’inverno ha raccolto le energie e le ha portate nel profondo del nostro corpo per conservarle e proteggerle, la primavera le tira fuori e le fa riattivare, rendendoci più vitali. Tutto ciò, specialmente ad inizio stagione, potrebbe essere destabilizzante e stancante.  Se alla fine dell’inverno siamo stanchi e con poco qi, la primavera non troverà abbastanza energie da riattivare e ci sentiremo come una pila scarica. Se la primavera troverà la giusta quantità qi, ma questo è bloccato da stasi in qualche parte del nostro corpo la riattivazione sarà più lunga e faticosa. Dal lato opposto, se arriviamo alla fine dell’inverno con un eccesso di qi, l’esplosione della primavera potrebbe portarci ad una sopraeccitazione con aumento di nervosismo,  stress e qualche disturbo del sonno.

L’elemento Legno  è associato in particolare all’organo  Fegato, al viscere Cistifellea e ai rispettivi meridiani. Il Fegato è un grande laboratorio: accumula filtra e distribuisce il sangue, regola la circolazione del qi, aiuta stomaco e milza nelle funzioni digestive ma soprattutto è un organo emuntore che accumula ed espelle tutte le tossine, in questo periodo quelle accumulate durante inverno. Tisane ed infusi amari come tarassaco, menta, carciofo, cardo mariano, aiutano a detossificare e rigenerare il fegato, ad espellere il calore invernale combattendo la classica stanchezza primaverile.  A livello alimentare sono da preferire i cibi dolci intendendo, non lo zucchero bianco, ma cereali, frutta e verdura dolci. Mele, noci, noccioline, datteri, patate, cipolle, carote, erba cipollina, ravanello, rapa bianca. Per i cereali sono preferibili orzo, riso, mais, miglio, avena, mentre vanno bene tutti i legumi: ceci, fagioli azuki, fagioli rossi, fagiolini, soia. Anche i germogli e tutti contorni di colore verde sono adatti alla primavera: insalate, lattuga, ortiche, radicchi, spinaci, asparagi. Sono anche indicate uova, pesci e molluschi di mare, mentre è consentito un consumo limitato di sole carni bianche.

Il sentimento legato al Fegato è la Rabbia. Quante volte, quando una persona o una situazione che ci fanno arrabbiare, diciamo che ci fanno venire …”un fegato grosso così”? Come l’energia della primavera è prorompente, anche la rabbia è un’emozione esplosiva, ma allo stesso tempo, se ben gestita, può diventare un’emozione positiva.  Quando la rabbia ci dà lo slancio e l’entusiasmo per rimuovere  gli ostacoli che ci impediscono di realizzare i nostri obiettivi è molto utile. Una certa educazione invece ci ha insegnato a trattenere e  a non esprimere la rabbia ma questo è dannoso per la nostra salute, perchè la collera si accumula come in una pentola a pressione e poi esplode creando non pochi problemi. Un eccesso di rabbia provoca un eccesso di qi e calore yang che sale verso l’alto e quindi può portare a mal di testa, pressione alta  e contratture a collo e spalle. Per questo la rabbia è un’emozione che va ascoltata, accolta ed espressa, preferibilmente in modo gentile.

Altri elementi legati al Fegato e alla Primavera sono il colore Verde (da preferire nell’abbigliamento) e il Vento. Come una brezza leggera disperde semi e pollini in tutte le direzioni, così  il vento smuove piacevolmente le nostre energie e ci dona la vitalità Yang. Ma se il vento è troppo forte può causare in noi dello scompiglio e può diventare portatore di malattie e patogeni con disturbi anche a livello fisico, soprattutto a livello muscolare, di testa, di  spalle (cervicale) e sulla pelle (irritazioni e orticaria).

Fegato e cistefellea secondo la medicina tradizionale Cinese nutrono e comandano muscoli e tendini, per questo la primavera richiede una maggiore attività fisica da svolgersi preferibilmente  all’aria aperta e nella natura, con lo scopo di far muovere armoniosamente il qi e il sangue. Movimenti ampi e regolari come quelli delle forme del Daoyin Qigong e dal Taiji, svolti  con abbigliamento largo e non costringente ci aiutano ad attivare il nostro corpo. Dal momento che il Fegato si apre  verso il mondo esterno attraverso la vista e le unghie, per  espellere la rabbia si sferrano dei pugni sgranando gli occhi, come nel movimento della “Rondine nera che sfiora l’acqua” dell’esercizio Daoyin per il fegato in piedi che trovate nel video sottostante.

Esercizio Daoyin in piedi per Fegato e Cistifellea

Esercizio Daoyin da Seduto per Fegato e Cistifellea

Infine volendo automassaggiare i punti dei Meridiani di Fegato e Cistifellea si consigliano i seguenti punti:  Fegato 3 – Fegato 8 –  Fegato 9 – Fegato 13 – Fegato 14Vescica Biliare 30 Vescica Biliare 31 – Vescica Biliare 40 – Vescica Biliare 42 – Vescica Bliliare 44

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